Servitori su misura

Ruolata di acquisto

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    Il viaggio non era stato particolarmente entusiasmante. Mi ero abbastanza annoiata a dire la verità, anche per il fatto che mi sarei dovuta trattenere lì per poco e quindi sarei stata dentro la nave quasi quanto sarei stata fuori. Mi piaceva visitare i posti, ma volevo appunto fermarmi in essi, non limitarmi a un soggiorno breve. Inizialmente temetti di dover percorrere un tratto sotto la pioggia, una volta atterrati. Fortunatamente non fu così e ciò mi mise leggermente di buon umore. Gli abitanti di Kamono avevano saggiamente costruito lo spazioporto in modo che in alcune aree, una volta che i passeggeri avessero ricevuto il permesso di scendere, un macchinario azionasse una struttura che coprisse il tratto dove sarebbe passata la gente, facendo fluire la pioggia a lato. Non era un accorgimento stupido. Molta gente andava lì per affari e la gente danarosa non amava certo dover percorrere dieci metri in cui si sarebbe bagnata.
    Percorsi il tratto e raggiunsi gli interni veri e propri. Mi chiesi se fosse meglio dare la precedenza a cercare una sistemazione per la notte, ma scartai presto l'ipotesi, dato che avrei rischiato di ridurmi all'ultimo. Ripensai infatti al motivo per cui ero lì.
    Mi ricordavo bene quando da ragazzina mio padre mi fece fare un abito su misura per me. Fu un'esperienza unica! Si trattava di qualcosa pensato solo e unicamente per me, sia riguardo alla taglia che ai colori e le forme. Fui entusiasta della cosa. Mi chiesi come mai prima mi fossi dovuta adattare a mediocri abiti preconfezionati, influenzati da insulse mode delle persone comuni. Purtroppo mio padre non volle farmene confezionare altri, sempre per i soliti problemi di soldi. Perché doveva farsi influenzare da stupidi modi di pensare appartenenti alle persone comuni?
    Ad ogni modo circa un mesetto prima rispetto al momento in cui mi trovavo, mi ero chiesta se fosse il caso di prendere altri membri della servitù. Non per la mia residenza, ma per risolvere alcuni problemi riguardo agli spostamenti da un pianeta all'altro. Avevo bisogno di una nave mia e di qualcuno che sapesse pilotarla. Avrei potuto anche impararlo personalmente, ma ritenni di meritare che qualcuno iniziasse a servirmi. Avevo bisogno prima di tutto di un pilota!
    Pensai che avrei potuto trovarne uno su Ryloth, al mercato degli schiavi. Tuttavia non avevo la certezza di poter trovare qualcosa che mi soddisfacesse. Gli schiavi che si trovavano in vendita cambiavano in continuazione e avrei potuto anche trovare un servitore decente, come invece solo mediocri e rozzi piloti. Non era meglio quindi recarsi in un luogo dove avrei potuto ottenere uno servitore esattamente corrispondente alle mie esigenze?
    Quindi eccomi su Kamino.
    Appena uscita dallo spazioporto mi trovai davanti a degli airpeeder il cui scopo era trasportare i nuovi arrivati nei vari luoghi del pianeta, dato che chi usciva dallo spazioporto raramente era venuto lì con mezzi propri. Entrai in uno di essi e chiesi all'autista di portarmi presso un'importante azienda che produceva cloni.

    Una volta raggiunto l'edificio entrai all'interno e trovai un kaminoano alla portineria che mi chiese gentilmente come poteva aiutarmi.
    « Sono Elide Len Sinneliv. Ho comunicato che mi sarei recata da voi oggi per commissionarvi un clone.»
    L'impiegato sorrise e mi chiese di attendere un minuto. Quindi schiacciò un pulsante, per fare una chiamata con un suo superiore, terminata la quale mi indirizzò a un ufficio.
    Lì parlai con una Kaminoana. Non sapevo se si trattasse di una scienziata o avesse le funzioni di rapportarsi ai clienti. Mi sembrava però competente. Nei canoni delle persone comuni si intende. Mi diede un dispositivo informatico, una specie di computer e mi disse di uscire e compilare la descrizione con calma, tramite l'oggetto datomi, prendendomi il tempo che volevo.
    « Sono comunque a disposizione per rispondere alle sue domande e fornirle chiarimenti. Deve solo venire da me.»
    Fui perplessa.
    « Capisco.»
    Mi aspettavo di discutere con lei di ciò che volevo commissionarle, al fine di spiegarle cosa volevo davvero. Invece aveva evitato di lavorare, dandomi un modulo da compilare. Una volta uscita dalla stanza mi diedi a riflessioni riguardo al fatto che anche quella gente non superasse il mediocre livello della gente comune. Mi guardai intorno, scorgendo dei cartelli che indicavano un piccolo bar da una parte, presente nell'edificio e dall'altra un centro relax, con poltrone e musica. Andai un po' avanti e mi sedetti sulla prima seggiola che trovai mentre camminavo.
    Decisi di accendere il dispositivo, giusto per farmi un'idea di cosa avrei dovuto compilare.
    Fui piacevolmente colpita dalla personalizzazione di ciò che avrei potuto commissionare!
    Guardai stupefatta le varie voci, tutti i possibili dettagli. Era ben di più di ciò che avrei potuto sperare di comunicare con una breve conversazione con la kaminoana. A parole avrei impiegato delle ore per trattare tutti i punti. Dovetti riconoscere a quella gente di saper fare bene il proprio lavoro.
    Subito mi misi a compilare i punti. La razza volevo che fosse umana. Riguardo al sesso, scelsi in fretta donna. Volevo evitare spiacevoli pettegolezzi che sarebbero sorti dopo che la gente mi avesse visto viaggiare spesso con un uomo. Avrebbero pensato a una qualche stupida storia romantica tra me e il mio servitore.
    Forse avrei potuto continuare a compilare su una comoda poltrona del centro relax, sfruttando l'ambiente confortevole che i professionisti avevano preparato per i clienti, ma ero troppo presa e decisi di andare avanti.
    Gli occhi li volevo marroni chiaro, i capelli di un rosso tipico dei tappeti nelle residenze di lusso.
    Ancora una volta mi stupii, quando mi venne chiesto se i capelli dovevano avere una determinata lunghezza al momento della consegna. Vedendomi offerta tale possibilità non solo selezionai la lunghezza desiderata, ma anche scrissi che pettinatura avrebbe dovuto avere. Pettinati dritti, con una lunghezza media, che non raggiungessero le spalle. Non sapevo se i kaminoani si aspettassero di dovermela anche pettinare come volevo, ma vedendo così tanta libertà di scelta avevo deciso di avanzare anche richieste del genere.
    Quindi continuai a compilare i campi, guardando il modello tridimensionale, che mi dava un'idea di come il clone sarebbe stato, che acquisiva sempre maggiori dettagli. Vi era anche un riquadro che stimava il raggio in cui stato compreso il prezzo. Mi imposi però di farmi influenzare troppo da esso, per non fare come mio padre.
    Passai quindi alle capacità che avrebbe dovuto avere. Specificai che sarebbe dovuta essere una pilota. Vennero fuori delle altre voci e scelsi di farle sapere come pilotare diversi tipi di nave e potesse condurre facilmente anche gli speeder. Decisi anche che le insegnassero a usare le pistole, dato che avrei potuto bisogno di una mano a terra.
    Andai avanti a definire i dettagli, fino a quando non mi venne chiesto di specificare se vi erano richieste non comprese nei campi precedenti e io non feci problemi a scrivere.

    Desidero che questo clone sia capace di tenere in compagnia una persona di un certo livello, come un nobile o un intellettuale. Dovrebbe conoscere bene le buone maniere e possedere un livello di cultura soddisfacente, così da poter discorrere di cose complesse come arte e politica e non solo di argomenti banali.


    Ricontrollai tutto più volte, per poi tornare della Kaminoana. Lei controllò che tutte le voci fossero a posto, poi appoggiò il dispositivo e parlò.
    « Non abbiamo problemi ad eseguire le sue richieste. Non ha però specificato il nome del clone. Se non lo vuole decidere subito, verrà chiamato temporaneamente con la sigla alfanumerica corrispondente al numero di produzione.»
    Fui un po' imbarazzata. Ero così presa dal personalizzare il mio servitore che mi ero dimenticata di un dettaglio così importante! Rimasi qualche secondo a pensare.
    « Melody.»
    Lei compilò, inserendo il nome. Concordammo sul prezzo e pagai.
    « La avvertiremo non appena il clone sarà pronto.»
    Mi ero ricreduta su quelle persone. Forse erano un po' meno insopportabili rispetto alla media. Comunque, avrei dovuto anche pensare a procurarmi una nave.
    « Molte grazie. Se non c'è altro che devo sapere penso che mi recherò all'uscita. Buona sera.»
    Quindi me ne andai, uscendo dall'edificio.

    Lasciai quindi il pianeta e mi occupai di altro. Dovevo pensare ad accrescere i miei poteri, per diventare una buona sith. Oltre a ciò spesso mi venivano anche affidate semplici missioni, che portavo a termine con successo. Non che ci fosse da stupirsi, dato che, essendo una nobile, ero più abile delle persone comuni.
    Un bel giorno però ricevetti la comunicazione che il mio clone fosse pronto. In base ai miei impegni, comunicai che sarei andato a prenderlo dopo quattro giorni, cosa che feci.
    Venni indirizzata in un'area diversa dell'edificio e ad attendermi trovai la kaminoana la mia servitrice. Non appena mi avvicinai notò che lei fece un inchino nella maniera corretta e ciò fu di mio gradimento.
    « Questo è il clone che ci ha commissionato.»
    Non me ne andai però subito con lei.
    « Sembra un lavoro ben fatto. Tuttavia gradirei poter fare una piccola verifica.»
    La Kaminoana parve perplessa.
    « Mi potrebbe dire in cosa consisterebbe questa verifica?»
    Non era qualcosa di cui avevamo discusso, ma comunque pretendevo di vedere se avevano fatto un buon lavoro.
    « Vi ho commissionato una pilota. Tuttavia voglio vedere che sappia davvero pilotare. Chiedo solo di poter fare un volo con lei.»
    La Kaminana prese il suo comlink e parlò con un membro della direzione. Spense poi il dispositivo.
    « Possiamo accontentarla. Potete usare uno dei nostri trasporti, deve solo raggiungere la piattaforma di atterraggio vicino all'ala nord dell'edificio. Chieda all'ingresso e vi diranno come raggiungerla.»
    Mi incamminai allora con la ragazza.
    « Faremo un volo oltre l'atmosfera. Non supereremo l'orbita.»
    Spiegai a lei.
    « Spero di renderle il volo piacevole.»
    La voce era leggermente diversa da quella dell'anteprima, ma andava bene lo stesso. Notai i modi educati.
    « Più che avere un volo piacevole, desidero testare le tue capacità.»
    Specificai.
    « Allora non rimarrà delusa.»
    Raggiungemmo la nave. Una volta nella cabina di pilotaggio, lei si sedette al posto del pilota e io su quello del copilota. Sarei stata solo una spettatrice, ma in quella posizione avrei potuto valutarla meglio. Decollammo e presto superammo l'atmosfera.
    Il volo stava procedendo bene. La ragazza sapeva senza dubbio pilotare, ma volevo capire se sapeva fare anche manovre avanzate.
    « Stai andando bene. Tuttavia, se fossimo attaccati da qualcuno, sapresti sfuggire ai loro attacchi? Puoi dimostrarmi di saper volare in combattimento?»
    La risposta non si fece attendere. Tuttavia, mi rimasi stupita che non fosse partita subito, ma mi chiedesse il permesso di farlo.
    « Certamente, mia signora. Posso mostrarle come posso volare, con il suo permesso si intende.»
    Era ovvio che volessi vederlo. Dissi con tono annoiato.
    « Molto bene, allora inizia.»
    Quindi partì a grande velocità, facendo compiere alla nave degli spostamenti acrobatici, cambiando direzione all'improvviso e avvitandosi. Insomma pilotando come una pilota militare. Il mio stomaco fu messo a dura prova, sebbene mantenni un'espressione dignitosa.
    « Può bastare.»
    Dissi, cercando di rimanere in tono neutrale, lottando contro il vomito. Dopo dieci minuti di volo tranquillo, finalmente mi sentii nuovamente bene.
    « Ebbi poca fede e volli vedere in prima persona, non sapendo quanto faticoso fosse chiedere il non necessario.»
    Dissi, citando un'opera teatrale.
    « Ma da tale prova ne guadagnasti saggezza e capisti che la fede non mente.»
    La ragazza aveva capito a quale opera mi riferissi e aveva citato la battuta successiva! Fui sbalordita. Avevo chiesto che avesse una discreta cultura generale e ciò non era stato ignorato.
    Quella servitrice iniziava a piacermi. Ero certa che sarebbe diventata presto amica di Lydia. Ma perché pensavo a quelle cose? Lei era una servitrice ottima, Lydia era una persona confusa e spaventata, ben lontana da fornirmi un servizio come quello. Eppure ultimamente mi veniva in mente e l'avevo associata a quella ragazza.
    « Direi che possiamo atterrare di nuovo sulla piattaforma.»
    Quindi la ragazza rientrò nell'atmosfera e portò la nave sulla piattaforma. Scendemmo a terra e raggiungemmo di nuovo la Kaminoana.
    « Ha superato la mia verifica.»
    Poco dopo io e la mia servitrice lasciammo l'edificio. Questa volta avrei lasciato Kamino con una persona in più.

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    Edited by Sandy Senshi - 10/2/2021, 21:47
     
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