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Il viaggio verso Ahch-To avvenne tramite una fregata modello Nebulon C. Era una nave piuttosto grossa, ma lo scopo era appunto quello di poter portare quanti più rifornimenti possibili, così da ridurre al minimo il numero di salti. Anche perché prima di ogni viaggio, si doveva accuratamente verificare che a bordo non ci fossero strumenti di tracciamento. Quindi meno volte ci si recava nel pianeta, meglio era. C'erano delle volte in cui si trasportavano solo persone e ciò avveniva tramite navi più piccole, con le quali era più facile viaggiare senza essere intercettati e nelle quali i controlli erano molto più semplici e veloci.
Il caccia del ragazzo era stato messo nell'hangar, assieme ad altre navi che dovevano essere trasportate lì, più i trasporti che servivano ai passeggeri ad atterrare sulla superficie del luogo dove era situata la sede dell'ordine jedi. Per quanto riguardava i rifornimenti, in genere venivano trasferiti dalla fregata a terra, tramite a delle corvette da carico, che si trovavano sul pianeta.
Faled raggiunse il ragazzo, non appena la nave fu sufficientemente vicina alla destinazione.
Jax, dobbiamo andare all'hangar. Il trasporto che ci porterà al su Ahch-To è quasi pronto.
Il caccia del ragazzo sarebbe rimasto per un po' a bordo della fregata e probabilmente ci avrebbe pensato un droide a portarlo a terra. I militari preferivano far uscire le navi con ordine, partendo dai trasporti per i passeggeri. Se il ragazzo avesse insistito a voler portare personalmente il proprio ala Y alle piste d'atterraggio avrebbe dovuto aspettare due orette buone, prima che dessero il via al trasferimento dei caccia e ciò avrebbe voluto dire separarsi da Faled.
Quando i due giunsero sul pianeta Jax si trovò davanti a un mondo molto bello, caratterizzato da mari e da isole. Con costruzioni prevalentemente in pietra.SPOILER (clicca per visualizzare)Descrivi pure il viaggio e il paesaggio che il ragazzo osserva al suo arrivo
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Finalmente in viaggio, Jax e Faled hanno ufficialmente lasciato Coruscant per la volta di Ahch-To. Il ragazzo durante il viaggio è abbastanza nervoso: qualcosa di nuovo lo aspetta, qualcosa a cui non può essere per niente preparato. Anche se è pensieroso riguardo al futuro, cerca di mascherarlo rimanendo espressivamente calmo. Certo, se il cavaliere ha potuto osservare addirittura il passato del ragazzo, non gli sarà difficile capire come lui si senta davvero. Forse il ragazzo sembra che stia cercando di convincere solamente se stesso: normalmente non ama farsi trovare impreparato a una situazione, al contrario adesso sta facendo quello che potrebbe sembrare un salto nel vuoto. La sicurezza che aveva prima di partire non è scomparsa, piuttosto è accompagnata da un pizzico di ansia; questo dimostra quanto il ragazzo sia voglioso di intraprendere questa nuova vita, infatti questa ansia dimostra quanto il ragazzo non voglia sbagliare o bruciare questa opportunità, ma quanto ansi voglia intraprenderla al meglio. Chissà se anche il cavaliere si sentiva così la prima volta che è andato su Ahch-To.
Eventualmente la fregata raggiunge la sua destinazione. Dopo aver seguito Fadel sul trasporto, il ragazzo, per quanto gli sia possibile, osserva il pianeta. Al giovane brillano gli occhi, indicazione di quanto quello spettacolo possa essere raro considerando i pianeti su cui era stato. Spettacolare, semplicemente questo. Arrivati finalmente sul mondo nascosto, i colori che risaltavano prima dal trasporto sono osservabili d'ogni dove dal ragazzo. Sembra un paradiso se confrontato con Tatooine. Due ambienti diversissimi, gia partendo dal clima e temperatura. Il giovane in volto ha stampato un sorriso pieno, un'espressione di chiara felicità. Chissà quante ne vivrà su questo pianeta.
Tutto questo stupendo! E adesso, cosa ci aspetta?
Chiede con un tono felice al cavaliere. Adesso arriva la parte divertente. Adesso è ora di muovere il suo primo passo nell'Ordine dei Jedi.. -
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Faled aveva percepito il nervosismo del ragazzo durante il viaggio, ma la cosa non lo aveva preoccupato particolarmente. In molti erano nervosi in quelle circostanze e i motivi del suo stato d'animo potevano essere molteplici, ma difficilmente pericolosi. Quando finalmente scesero sulla superficie del pianeta fu lieto di sentirne l'entusiasmo, forse derivante dalla vista di un simile ambiente. Gli jedi dovevano aver scelto quel pianeta come una delle prime sedi del loro ordine proprio per il senso di tranquillità che quei posti erano in grado di trasmettere.
Per prima cosa parlerò con un maestro jedi e vedremo di trovare uni che ti addestri.
Rispose il jedi alla domanda, per poi incamminarsi verso una delle costruzioni.
Aspetta qui.
Disse a Jax, prima di entrare. Se avesse sbirciato avrebbe visto al suo interno un umano abbastanza avanti negli anni. Tuttavia avrebbe potuto sentire poche frasi.
Penso che dovresti prenderlo tu.
Disse l'umano.
Io, ma non ho mai avuto un padawan prima d'ora.
Rispose Faled.
Ma hai saputo assistere e guidare altre persone in passato. Senza contare che, essendo il primo membro del nostro ordine che il ragazzo ha incontrato, ti avrà già visto come un punto di riferimento. Per questo mi sembra adatto.
Dopo una decina di minuti Falied uscì, leggermente perplesso.
Seguimi Jax.
Quindi si sarebbe incamminato verso un'altura dalla quale era possibile osservare il mare.
Il Maestro Skywalke ha detto che sarò io colui che ti addestrerà.
Quindi era di quello che avevano discusso.
Per prima cosa vorrei farti una domanda. Dalle tue esperienze, che cosa hai capito riguardo la Forza? Sapresti darmi una definizione?
Chiese, mentre continuavano a camminare.. -
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Segue Fadel, fino a quando il cavaliere non gli chiede di aspettarlo. Il ragazzo annuisce, per poi fermarsi e semplicemente aspettare. Lo sguardo viene quindi portato verso il paesaggio: sempre stupefacente, non è cambiato nei pochi minuti che sono passati da quando lui ha osservato i dintorni per la prima volta. Di sbirciare o origliare quello che il cavaliere sta dicendo non se lo sogna nemmeno, non vuole fare una figura barbina. Meglio aspettare e contemplare quella bellezza così reale. Un sorriso viene espresso dal ragazzo, segno di come tutto questo sia semplicemente bellissimo per lui.
Dopo qualche tempo Fadel esce dalla porta, rivelando un'espressione leggermente perplessa. Che sia a causa della presenza del ragazzo quella perplessità? Forse non avrebbe dovuto portarlo, e per questo ha ricevuto una ripresa da altri Jedi? Il ragazzo ritorna a seguire il Jedi, come da lui richiesto. I due si recano verso un'altura, punto dalla quale si può osservare l'oceano che circonda l'isola. Il Jedi allora pronuncia le sue parole, e il ragazzo si sente quasi subito sollevato. Quella perplessità non era a causa sua, sembrerebbe. Quando scopre che Fadel sarà il suo maestro, il giovane non sa come rispondere. Non perchè non sia felice della cosa, al contrario ne è entusiasta, piuttosto perchè l'emozione in questo momento è tantissima.
La Forza... beh, in breve, la Forza è una forza - gioco di parole non voluto - universale, come la gravità. Essa ha il potere di guidare le persone, di aiutarle. La Forza è presente nella vita tanto come è presente nella morte. Alcune persone sono più sensibili alla Forza rispetto ad altre, e questo gli concede di poterla utilizzare più o meno attivamente. La Forza ha permesso la nascita dei Jedi.
Mentre parla, il ragazzo cerca di ricordare le parole del vecchietto su Tatooine. Questo è ciò che ha compreso durante la sua esperienza sulla Forza, non saprebbe definirla in un altra maniera.. -
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Il maestro ascoltò la risposta di Jax. Il ragazzo sembrava entusiasta che fosse lui a guidarlo. Forse aveva ragione il maestro Skywalker quando sosteneva che probabilmente lo aveva già classificato come un punto di riferimento. Certo, gli faceva piacere la cosa, ma sarebbe stato all'altezza delle sue aspettative? L'entusiasmo del ragazzo probabilmente lo avrebbe spronato ad impegnarsi di più, ma magari anche a sopravvalutarne il suo maestro e forse a rimanerne deluso. Del resto le emozioni tendevano sempre a far dare giudizi inesatti, per questo i jedi le controllavano, comprese quelle definite come "positive".
Più o meno è giusto quello che hai detto.
Era probabile che gli fosse già stato spiegato cosa fosse o lo avesse capito grazie all'approccio istintivo che aveva avuto con essa.
Tieni presente una cosa. Il trapasso così come viene creduto dalla maggior parte della gente non esiste. Semplicemente quando "moriamo" la nostra coscienza si ricongiunge alla Forza. Passiamo da un tipo di esistenza ad un'altra. Non vi alcuna fine.
La Forza era tutt'uno con la Vita e per questo poter interagire con lei era una possibilità che poteva essere donata solo a un organismo biologico. Non voleva però scendere nel dettaglio. Se si fosse messo a parlare di midi chlorian avrebbe rischiato di confonderlo.
Ora vorrei che tu imparassi a sentirla. In genere è il primo passaggio che si affrontare nell'addestramento. Dato che hai già interagito in passato con la Forza non ti dovrebbe essere difficile farlo.
Forse gli sarebbe bastato seguire le sue istruzioni.
Per prima cosa siediti ed inizia a meditare. Prova a sentire ciò che prova il tuo corpo. Ciò che prova la tua pelle al tocco dell'erba, per esempio. Poi prova ad osservare all'interno di te stesso, il battito del tuo cuore, il tuo respiro e infine spingiti più in profondità, cercando qualcosa oltre a questo, qualcosa di ancor più flebile e quasi impercettibile.
Non sapeva cosa il ragazzo avrebbe percepito, del resto tutti percepivano la Forza in modo diverso. Tuttavia era principalmente una questione di pazienza per riuscire a sentirla.SPOILER (clicca per visualizzare)Descrivi come il pg percepisce la Forza.. -
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Il ragazzo ascolta come il maestro parla della morte, un passaggio che prima o poi tutti subiscono. Per quanto poetica la descrizione possa suonare, il ragazzo non sembra soffermarcisi moltissimo; come è giusto che sia del resto, Jax ancora è giovane, e l'idea della morte è ancora lontana da lui, ancora non si fa tutti i problemi o i pensieri inerenti ad essa. Sapere, conoscere quanto più possibile è certamente importante, ma non è essenziale per il giovane. Forse questo è un errore, forse no.
Ora si passa alle cose formali. Ora tocca al ragazzo mettersi in primo piano. Incrocia le gambe e si siede sul primo posto disponibile sulla quale non si sporchi o si impatacchi i vestiti. Che dire, l'idea di sporcizia non piace molto al ragazzo, seppur venga da un pianeta non esattamente pulito come è Corellia. Il ragazzo prende quindi un bel sospiro, chiude gli occhi e porta le braccia sopra le cosce. Il rumore delle onde del mare, il rumore del vento, questi sono i suoni che accompagnano Jax mentre cerca di rilassarsi e meditare. Man a mano i sensi iniziano ad abbandonarlo, partendo dalla vista e scendendo fino al tatto, rimpiazzati da quella sensazione strana, che il ragazzo sente nascere dal profondo delle ossa. Questa sensazione, quasi come se fosse calore, lo scalda e si sposta, passando dalle spalle, dalle braccia e dalle gambe fino ad arrivare al petto. È ora, però, che si la sua complicazione: già nei tentativi passati il ragazzo veniva distratto da dei flash incomoprensibili, mentre ora sembrerebbe che le cose siano cambiate. Quei flash sembrano prendere forma, prendendo le sembianze di ricordi che Jax ha. Il problema, però, è che questi ricordi non sono quelli esattamente felici: momenti di quando era piccolo e costretto a lavorare si alternano a momenti passati su Tatooine, per poi passare al momento in cui il fratello viene catturato poco prima di salire sul trasporto, seguito dal momento in cui il giovane ha abbandonato il vecchietto e dal momento in cui si è procurato la ferita sul braccio destro, ora dimostrata come cicatrice. Una goccia di sudore scende per la sua fronte scendendo sul viso, il quale malgrado tutto però non cambia espressione. La battaglia interiore, se così si può definire, è facilmente percepibile da chiunque sia vicino a lui. Il ragazzo non crolla, non perde la concentrazione, ma sembrerebbe essere sul punto di farlo.. -
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Il maestro notò il turbamento dello stato d'animo del ragazzo. Non si aspettava una simile reazione. La situazione era piuttosto tranquilla e non vi erano elementi che lasciassero presagire il suo coinvolgimento emotivo. Tuttavia mentre Jax cercò dentro il proprio animo incontrò anche i ricordi meno felici. Anche un ragazzo come lui, che sembrava avere tutte le carte in regola per essere un buon padawan, aveva le proprie paure, le frustrazioni e gli ostacoli che avrebbe dovuto affrontare per diventare un vero jedi.
Eppure proprio quando stava per crollare sotto il peso di quelle visioni dolorose che l'istinto venne in soccorso al ragazzo. Quello stesso istinto che gli aveva fatto prendere una strada diversa, apparentemente più pericolosa, che però gli aveva permesso di salvare qualcuno e di poter raggiungere l'ordine jedi.
Riuscì a pulire la mente. Fu allora che riuscì a percepire la Forza, prima a suo interno, poi attorno a lui, riuscendo anche a sentire il legame che il suo maestro aveva con essa. Tuttavia ciò non durò che pochi secondi, poi i pensieri lo turbarono di nuovo e perdette la concentrazione. Tuttavia ora aveva capito come fare e con un po' di esercizio avrebbe imparato a sentirla continuamente.
Fadel capì che il ragazzo fosse ormai stanco.
Allora, ce l'hai fatta?
Se avesse risposto positivamente gli avrebbe chiesto di descrivere come l'avesse percepita, in caso contrario non avrebbe insistito.
Ho percepito un certo turbamento mentre meditavi. Non vorrei sembrarti troppo indiscreto, ma potrei sapere quali fossero di pensieri che ti tormentavano?
I problemi andavano affrontati e risolti in ogni percorso di crescita e quello non faceva eccezione..
L'inizio dell'addestramento |
