Quando devi tagliare una catena

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    Il sole si stava alzando sul pianeta. Le sentinelle che erano rimase sveglie la notte si preparavano per incontrare coloro che avrebbe dato loro il cambio e andarsene quindi a dormire. La maggior parte del personale della base si sarebbe però svegliato solo dopo mezz'ora. Alcuni avevano proposto di tener sveglie metà delle truppe in una determinata parte del giorno e altre in un'altra, in modo da avere già un buon numero di uomini pronti a combattere in caso di un'eventuale attacco. Tale strategia venne però scartata: era meglio concedere un normale ritmo del sonno ai soldati, per far sì che potessero concentrarsi quando dovevano combattere. Oltre a ciò una volta che le sentinelle avrebbero dato l'allarme, ci volevano solo pochi minuti prima che tutto il personale fosse capace di combattere.
    Nonostante la guerra, la Resistenza aveva mantenuto una grande autonomia dal potente esercito della Repubblica. I suoi membri erano più volontari che militari di professione, sebbene molti di loro sapessero combattere bene. Le tattiche dell'organizzazione erano assai simili a quelle dei ribelli della guerra civile, sebbene per molto tempo avessero combattuto con persino meno mezzi della fazione che aveva rovesciato l'Impero.
    Una persona bussò alla porta della stanza di Hakeem e senza aspettare disse, in tono che non ammetteva esitazione.
    Ti vogliono in sala briefing, subito.
    Per poi andarsene. Se il ragazzo fosse uscito avrebbe notato anche altri piloti dirigersi da quella parte. Forse erano stati chiamati per una missione, ma non ne avrebbe avuto la certezza prima di essere arrivato. Era la prima volta che lo svegliavano di primo mattino, chiedendo esplicitamente di lui. Difficile dire se fosse qualcosa di cui essere contenti o meno. In ogni caso non doveva perdere tempo.


    Decidi pure se sei in un stanza singola o con dei compagni. In quel caso siete chiamati tutti.
     
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  2. _Hyperion_
     
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    Parlato:
    Gaert
    Hakeem



    Per grazia della forza il giovane Hakeem non soffriva di claustrofobia, perché la stanza in cui si ritrovava a dormire era davvero di una grandezza imbarazzante, più assimilabile ad un loculo che ad un dormitorio. Quell’anno il trianii era stato assegnato proprio alla stanza 312, uno dei numerosi ed anonimi ambienti dedicati al riposo per i valorosi combattenti della Resistenza, ed insieme a lui si trovava Gaert, un altro giovanotto, pilota, sulla ventina appartenente alla razza twi’lek. Un ragazzo apposto, abbastanza simpatico, rispettoso e competente, per lo meno da quello che Hakeem aveva potuto constatare sul campo in meno di un anno; Gaert infatti non era un semplice compagno di reparto, ma era l’artigliere assegnato al Y-wing di Hakeem, in battaglia un ottimo sostegno insomma, sempre utile e capace di fare la differenza tra la sopravvivenza e l’annientamento. Ai due compagni era stata assegnato un ambiente di soli otto metri quadri in cui erano disposte due brande, con materassi confortevoli ma non di certo idilliaci, in una struttura a castello di ferro battuto, non molto distante una piccola scrivania con una postazioni di ricarica per i datapad normalmente in dotazione alle truppe. Erano entrambi in dormiveglia quando la voce li raggiunse da oltre la porta.
    La sua origine era indubbia. Si trattava di un funzionario dell’amministrazione, in poche parole un diretto sottoposto dei piani alti. Questi individui avevano molti compiti da portare avanti per la Resistenza e anche se questi uomini non rappresentavano una forza da prima linea all’interno dell’organizzazione, svolgevano un ruolo cruciale per quanto concerneva l’amministrazione delle risorse, della burocrazia e del personale.
    Ma che diceva a me?
    Il twi’lek, dalla branda superiore si gettò immediatamente al suolo con un abile balzo ben ammortizzato dalle gambe per poi rovistare nel piccolo guardaroba alla ricerca degli stivali d’ordinanza.
    Diceva a noi Gaert
    Anche il trianii agguantò li stivali e se li infilò con stanca determinazione. Una missione era sempre qualcosa di gradito e quella convocazione aveva tutta l’aria di promettere avventura ed azione. Fortunatamente i piloti erano stati istruiti a dormire, magiare, riposarsi e qualsiasi altra attività, tavolta anche la doccia, con l’uniforme dell’aviazione aereospaziale. Non si poteva mai sapere con certezza con quale urgenza il loro lavoro fosse richiesto.
    Ma ha parlato al singolare
    Io e te in missione siamo una sola cosa, ciò ti sconvolge?
    Un pochino, non ho niente contro l’interspecie, ma preferirei per lo meno una controparte femminile.
    Ahaha non riuscì a trattenere la flebile risata, ma poi in tono perentorio e apparentemente serio rispose Alla prossima stronzata mando un reclamo alle risorse umane.
    Ne seguì un Sissignore! Tutt'altro che formale.
    Usciti dalla stanza non ci volle molto prima che i due raggiungessero la sala briefing. Percorsero lunghi corridoi e larghi navigli, attraversarono a passo svelto anche l’hangar 11 quando finalmente arrivarono a destinazione. Nei pressi dell’entrata molti piloti si stavano affrettando ad entrare nella sala, Hakeem ne contò una ventina, volti conosciuti e meno conosciuti, prima di entrare al cospetto della gerarchia della Resistenza.
     
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    Era probabile che la persona che aveva chiamato alla stanza avesse usato il singolare perché si era semplicemente sbagliata o forse perché le avevano indicato solo le stanze a cui mandare quella comunicazione e lei si aspettava che fossero solo singole. In ogni caso quello non era il problema al momento. Non ci volle molto perché i due arrivassero alla sala briefing. Constatarono la presenza di diverse reclute, ma c'erano anche piloti più esperti, anche se non al livello di Poe Dameron. Vi era però la presenza di una personalità ben nota, ovvero il generale Organa. Colei che dirigeva l'organizzazione.
    Al momento la Resistenza riceveva fondi dalla Repubblica. Ciò era senza dubbio un bene, ma doveva stare ancora attenta al bilancio. Prova ne erano alcuni computer un po' datati nella sala.
    Non appena il generale constatò che fossero arrivati tutti, cominciò a parlare.
    Dopo lo scoppio della guerra la Repubblica sta iniziando a tralasciare molti diritti che in tempo di pace si era impegnata a garantire. Uno tra questi è il diritto alla libertà, al non poter essere resi schiavi. Molte navi di schiavisti stanno compiendo la loro attività indisturbate e ha deciso di non agire anche quando ha saputo che in una di queste vi sono cittadini repubblicani.
    Non erano semplici cittadini. Si trattava di ingegneri specializzati. Non avrebbe però rivelato tale informazioni in mancanza di un successo. Infatti se i membri del Primo Ordine fossero venuti a conoscenza di tale dettaglio, si sarebbero messi subito alla ricerca di essi, per acquistarli e farsi rivelare dettagli importanti sulle tecnologie della Repubblica.
    Se ha deciso di rimanersene in disparte, noi non lo faremo. Intercetteremo quella nave prima che entri nell'area di giurisdizione del pianeta dove gli schiavi saranno consegnati.
    Se non avete domande, vi illustrerò i dettagli tecnici.

    Quindi lasciò il tempo di alzare la mano.
     
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2 replies since 20/1/2019, 21:32   79 views
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