Commissione

Fui davvero stupefatta da ciò che fece Alicia. Non mi sarei mai aspettata che mi venisse raccontata una scena del genere: si era totalmente scordata la parte dell'accordo che la riguardava! Era qualcosa di talmente inverosimile che l'avrei trovata una trovata di un abile scrittore che desiderava porre i lettori dinnanzi a una scena assurda. Simili mancanze andavano ben oltre gli standard della gente comune! Pensava forse che avevo scritto quella lettera perché desiderosa di scusarmi per qualcosa che non avevo fatto?
Che la ragazza avesse problemi con la memoria? All'inizio mi parve la spiegazione più verosimile, anche se era qualcosa di improbabile. Però perché l'amico non era intervenuto per spiegarle cosa dovesse fare lei allora?
Fortunatamente la mia servitrice spiegò perché avesse detto così.
Dopo aver presentato le scuse, mi risulta che Alicia avesse promesso che avrebbe cantato. Prenderemo un volo per raggiungere un'abitazione e aspetteremo che la mia signora vi faccia ritorno perché possa sentirti cantare. Partiremo oggi.
Disse, prima rivolta ai due, poi alla ragazza.
Vi è chiaro adesso?
Spiegò lei, evidentemente pensando che i due non avessero fatto il collegamento. Io dubitavo, era assai probabile che si fossero totalmente dimenticati! Qualcosa di più assurdo di quello era difficile, sarebbe stato del livello pari al sentire Alicia dire che si era dimenticata come si cantava.

Dovevo capire, si trattava di un dettaglio molto importante, grazie al quale avrei potuto valutare quella ragazza. Alicia si era dimenticata della cosa, prendendo quindi impegni, oppure voleva ingannarmi sin dall'inizio? Nel primo caso avrei potuto anche perdonarla, seppur con molta fatica e rinfacciandole la mancanza, nel secondo no. Davvero era capace di qualcosa del genere? Di pretendere che mi scusassi perché avevo fatto valere semplicemente un mio diritto, per poi non rispettare la sua parte dell'impegno? Sapevo che le perone comuni fossero capaci di simili meschinità, ma solo in casi estremi. Davvero Alicia era così spregevole? Se era così, la sua voce non valeva la presenza di una persona così. Per quanto bene potesse cantare, non avrei sopportato di avere a che fare con qualcuno di così meschino, né mi sarei piegata ad altre sue richieste. Se non altro quel giorno avevo imparato che, dietro qualcosa di apparentemente bello, potesse celarsi un'essenza schifosa. Forse dovevo valutare l'opzione di punirla.
«Ma avevate promesso che Alicia avrebbe cantato per Elide, se si fosse scusata.»
Insistette Lydia, con un tono che faceva leggermente pesare che non rispettasse gli impegni. Era leggermente di rimprovero e un po' sul dispiaciuto.
Almeno avrei potuto sottolineare che ero stata io quella a comportarsi correttamente e che fossero stati i due a non rispettare la loro parte. Sarebbe stata una conferma delle mie convinzioni. Mi augurai che Lydia rinfacciasse in faccia la cosa ai due, nel caso avessero precisato che non intendevano mantenere la loro parte della promessa.
Dovevo immaginarlo che le persone comuni potessero fare simili cose! Pazienza, nel caso Lydia avesse constatato che le cose andassero così, avrei rivolto le mie attenzioni altrove, cercando compagnie migliori.

Volli sperare che la ragazzina si fosse semplicemente dimenticata dell'impegno preso. Per quanto non andasse bene si trattava di una cosa ben più accettabile rispetto alle altre prospettive. Un genere di errore attribuibile facilmente alla gente comune e in qualche modo perdonabile. Almeno non si sarebbe trattato di malafede. Magari aveva dato quella risposta perché non voleva ammettere la propria dimenticanza e quindi cercava un modo per giustificarsi e mettersi al riparo da ulteriori critiche. Se avesse deciso di non venire subito per darmi una lezione perché non mi ero presentata, sarebbe stato davvero meschino. Era più comprensibile che sostenesse ciò per nascondere il fatto che si era scordata della cosa e quindi avesse preso altri impegni.
Avrei potuto spiegare come mai il non essere andata di persona fosse, spiegando che non l'avevo mai promesso, fosse ben diverso dall'impegnarsi ad accontentarmi e poi ritardare a farlo, perché non avevo specificato quando. Tuttavia non ne valeva la pena, dato che difficilmente avrebbe capito. Quindi non sarei tornata sulla cosa al mio incontro successivo.
Io però iniziavo ad essere stanca della cosa.
Ancora una volta, Lydia dimostrò grande pazienza e forse fin troppa comprensione. Rispondendo ad Alicia.
«Ho capito. Allora dovete lasciarmi dei contatti, per permettere alla mia signora di accordarsi con voi per un prossimo appuntamento.»
Come sempre, gentile e desiderosa di venir incontro ai due e di fare quanto le avevo chiesto!
Non ero sicura che avesse fatto bene ad accettare di chieder loro di contattarli, tutto ciò stava diventando sin troppo difficile e Alicia faceva troppe storie. Era già molto che una nobile come me avesse deciso di accogliere la sua richiesta.
Iniziavo forse ad annoiarmi su come stesse procedendo la giornata.

L'altra ragazza non disse di no, ma fece presente che io avessi già quanto servisse per contattare lei e il suo amico. Ciò era vero, evidentemente Lydia non era a conoscenza della cosa o voleva accertarsi di tornare da me con un modo per contattarli, altrimenti avrei potuto correre il rischio di non potermi accordare con loro per un incontro successivo. Ciò però non era del tutto vero, dato che sapevo che frequentassero l'accademia di Carida e conoscevo i loro nomi, quindi avrei potuto trovarli senza difficoltà. Avrei dovuto fare solo un breve viaggio o magari mandare qualcuno al posto mio, per incontrarli.
Tuttavia non so se l'avrei fatto.
Iniziavo a sentirmi stanca. Avevo dovuto fare troppe cose per mantenere quell'accordo e non ne volevo fare altre. Iniziavo a chiedermi se valesse la pena sentire il canto di Alicia. Riguardo all'organizzazione, io non avrei fatto assolutamente niente. Sarebbe stata Lydia a doversi occupare di ciò, io volevo solo sapere il giorno dell'incontro e che la ragazza cantasse. Avevo investito sin troppe energie in quella cosa.
«Capisco. Direi che è il momento di andare. Permettetemi di accompagnarvi allo spazioporto.»
Per la mia servitrice però portare avanti l'accordo non sembrava ancora così oneroso, a giudicare come si stava comportando.
«Sempre che non vogliate vedere prima il pianeta.»
Disse con un minimo di riservo, ricordandosi quanto proposto loro prima. Il fatto era che avrebbe voluto tornare quanto prima all'abitazione, dato che non era riuscita a portare i due. Temeva che un eventuale ritardo, senza la presenza di Alicia, non sarebbe stato ben accetto.
Comunque, ancora una volta si comportava gentilmente e non voleva che avessero l'impressione che volesse mandarli via subito.

Almeno per coerenza i due ragazzini risolsero che non fosse il caso fermarsi a visitare il pianeta, come la mia servitrice aveva gentilmente proposto. Sebbene trattenersi lì alcune ore in più fosse qualcosa di ben più breve rispetto al dirigersi verso la mia abitazione ed aspettarmi lì, non avrebbero fatto una buona figura, dato che avevano appena sostenuto di essere molto occupati. Non dubitavo che un ritardo del genere, dovuto al visitare il pianeta, avrebbe influito poco sui loro impegni, tuttavia non sarebbe stato qualcosa di cortese da fare, date le loro precedenti parole.
Lydia probabilmente aveva fretta di tornare, dato che temeva che mi irritassi se l'avessi vista arrivare dopo quanto mi aspettavo. Le sue preoccupazioni però non avevano ragion d'essere, dato che sarei tornata alla mia casa al mare molto dopo rispetto a lei, anche se si fosse fermata un po', quindi non avrei sofferto alcun disagio.
Seguì allora i due ragazzi, che si erano alzati e decisero di lasciare il locale. Lì accompagnò in silenzio per tutta la strada, non avendo molto altro che potesse dir loro. Le erano sembrate due persone simpatiche, ma non se la sentiva ancora di stringere legami. I suoi pensieri erano probabilmente incentrato sulla sua nuova condizione.
Arrivati allo spazioporto salutò Alicia e Bert, per poi dirigersi verso un altro punto. Il suo volo sarebbe partito dopo la nave dei due.
Quando tornai mi raccontò come fossero andate le cose. Un po' fui dispiaciuta, ma lasciai perdere. Le spiegai che avrebbe dovuto organizzare lei l'incontro e le mostrai come contattarli. Era libera di aspettare che fossero i due a chiamare o farlo lei per prima. In ogni caso ero contenta di aver fatto la mia parte, anche se non era necessario e dovevo ringraziare Lydia per avermi risparmiato un disagio, dato che era stata molto seria nell'eseguire il compito che le avevo assegnato.