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Ormai ci stavamo avviando verso la fine, Vissik non solo si era avvicinato alla giovane recluta ma era anche riuscito a farlo aprire.
Il dialogo continuava, ma ormai la situazione era quasi terminata restavano solo poche domande. In particolare, la nuova recluta , si era soffermata su una piccola parentesi lasciata aperta da Vissik. La risposta di Vissik fu rapida ed immediata...
“Io sarò, proprio come te, maestro ed apprendista allo stesso momento. Entrambi abbiamo molto da imparare e molto da insegnare, perciò, raggiungeremo insieme i nostri obbiettivi“
Questo era ovviamente una cosa falsa, Vissik ha sempre avuto manie di potere. Per cominciare lo avrebbe un po‘ assecondato, piano piano avrebbe usato la sua influenza, emanata dal alto oscuro per avere la meglio sull‘altro.
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Quindi finalmente le parole furono chiare. Il ragazzo analizzò con attenzione ciò che gli venne detto in quelle parole, benché fossero poche, anche se era comunque prudente prestare loro attenzione. Sembrava che non volesse porsi come suo maestro, ma come suo pari. Effettivamente un alleato avrebbe potuto fargli comodo. Era vero che i sith perseguivano essenzialmente i loro obiettivi, ma nulla vietava loro di formare alleanze. La cosa importante era il reciproco vantaggio. Tuttavia il ragazzo non avrebbe accettato subito, senza prima aver analizzato delle cose. Non pretendeva di potersi fidare dell'altro, raramente tra sith ci si poteva fidare, però voleva verificare che potesse essergli effettivamente utile.
Una proposta interessante, però voglio prima verificare che tu sia abbastanza potente da poter essere un valido alleato.
Disse sorridendo.
Vedi, i maestri hanno rinchiuso in un recinto un orray non domato. Si tratta di un esemplare molto aggressivo. Lo hanno messo a disposizione dei nuovi arrivati per allenarsi in un combattimento vero, senza la sicurezza che qualcuno li venga a salvare, se le cose si metteranno male. Al momento nessuno ancora lo ha affrontato. Ciò che voglio è che tu entri nel recinto e lo uccida. Allora sarò certo che tu valga come alleato.
In pratica pretendeva una prova, prima di unirsi a lui. Uccidere l'avversario non sarebbe stato immediato per Vissik e avrebbe dovuto impegnarsi per uscirne indenne.
Accetti?
Era ovvio che sconfiggerlo era una condizione necessaria per conquistarsi l'aiuto del ragazzo.
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Il discorso, almeno per il momento, era terminato. Non servivano più le parole, il giovane accolito desiderava passare all‘azione e vedere personalmente quanto effettivamente valesse Vissik. Affrontare un orray non era una cosa che Visisk era solito fare, ma era sempre meglio di affrontare un Rancor.
“Accetto. Tuttavia ho una controproposta da farti, anch‘io desidero vedere tutto il tuo potenziale in azione. Quindi ecco la mia proposta: una sfida, solo noi due.“
Vissik non si sarebbe fatto battere dalla giovane recluta ne sarebbe andato del suo valore.
E non avrebbe accettato di sottostare al giovane Sith per fornirgli un’ eventuale spettacolo. Sapeva che, al contrario, una sfida lo avrebbe interessato molto di più rispetto ad osservare Visisk fare tutto il lavoro. Il giovane accolito avrebbe potuto misurare la sua forza e Vissik non sarebbe stato sottoposto ad un volere di quest‘ultimo...
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Quando si parlava di forza era necessario saperla esibire quando si voleva dimostrare di valere qualcosa. Ciò valeva sicuramente per i sith, dove era il più forte a comandare. Quindi non c'era da stupirsi che il ragazzo avesse chiesto all'interlocutore una prova affinché potesse verificare che potesse essere un alleato. Le sole parole e il carisma non sarebbero bastate ad incantare da sole il ragazzo. Certo, con altri forse un buon discorso avrebbe potuto evitare di dover evitare dimostrare qualcosa, tuttavia non tutti erano sensibili alla parola.
Vissik aveva probabilmente capito ciò, ma volle comunque fare una controproposta.
Uno scontro io contro di te? Vada per lo scontro allora.
Ciò piacque al ragazzo. Evidentemente l'apprendista sith aveva capito che tipo fosse.
Faccio strada. Ci misureremo in una sala-allenamenti.
Quindi i due si incamminarono. Non ci volle molto a trovare una sala non occupata, dove i due avrebbero potuto combattere senza interferenze.
Possiamo usare le nostre armi o prendere quelle che ci sono qui.
Disse, indicando alcune spade laser da allenamento messe in una cassa. Forse se Vissik avesse deciso di usare quelle sarebbe potuto apparire codardo. Tuttavia usando delle armi vere avrebbe rischiato anche di ferire il potenziale alleato. Doveva pensarci bene. In ogni caso, il ragazzo avrebbe optato per lo stesso tipo di arma da lui scelto. Quindi si sarebbe messo in guardia, aspettando che Vissik facesse la prima mossa.
Innanzitutto scusa per il ritardo. Allora, se il tuo pg decide di usare una spada laser vera, l'altro farà lo stesso, così come prenderà una spada laser da allenamento, nel caso il tuo pg scelga quel tipo di arma. |
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