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Fortunatamente le cose vanno come il giovane aveva sperato, e i Jawa lo invitano ad entrare nella loro fortezza mobile. Finalmente al fresco, il capo, il padre del piccolo, ordina che al ragazzo venga dato del cibo, e il giovane di sicuro non ci pensa due volte e inizia a mangiare. Non sarà il piatto più buono della galassia, ma di sicuro svolge il suo compito, tant'è che il ragazzo si sente pieno. Ora si passa alle domande: Il ragazzo sa che parlare rivelare troppo potrebbe essere un'arma a doppio taglio, ma in questo momento si fida di chi ha davanti e non ha paura di rivelare tutto ciò che è successo.
<È una cosa strana, in effetti. Il mio accampamento è stato attaccato da dei predoni, e mi sono ritrovato costretto a fuggire. Mentre ero perso nei miei pensieri, una sensazione mi ha suggerito una richiesta di aiuto, come se la sentissi in lontananza. Anche se la batteria dello speeder stava per morire, ho scelto di andare verso quella richiesta, e così ho trovato lui. Sono felice di averlo fatto.> sorride in quest'ultima frase, dopo il tono serio che ha mantenuto durante tutta la spiegazione. <e così adesso non so più dove andare, come muovermi o chi cercare. Anche se una piccola idea c'è l'avrei...> finisce di raccontare la sua storiella. L'unica idea del ragazzo ora come ora è di andare alla ricerca dei famosi Jedi di cui il maestro ha parlato, e imparare di più sulla Forza. Il perchè è presto detto: il ragazzo ha scoperto da pochissimo di essere un sensibile alla Forza, di avere la possibilità di salvare vite, combattere battaglie leggendarie, fare la differenza in una galassia vastissima. Saranno solo sogni, solo pensieri, ma il ragazzo vuole davvero scoprire a cosa può essere capace tramite la parte di se che vuole scoprire. Come troverà i Jedi, ora che è solo, non lo sa nemmeno lui, ma partire con un'idea in testa è già qualcosa, no?
Intanto, ora come ora deve concentrarsi su ciò che sta accadendo. Ora si trova in un sandcrawler e sta parlando con un Jawa, non è esattamente il momento ideale per perdersi in pensieri fantastici e filosofici. <ora, vorrei chiedervi una cosa a voi, Avelit. Ho bisogno di guadagnarmi una nave per partire da Tatooine. Ha in mente un posto dove possa lavorare e comprarmene una, che ne so, una città o uno spazioporto... qualcosa del genere, insomma.> Il primo passo del ragazzo è riuscire ad avere una astronave, così da potersi mettere in marcia. Il capo Jawa qui presente di sicuro conoscerà un posto dove il ragazzo possa guadagnarsi una nave, per cui la prima idea del ragazzo è quella di chiedere; infondo, che altre alternative ha?
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Il ragazzo decise di raccontare la sua situazione senza riserve. In effetti mostrarsi aperto avrebbe favorito un atteggiamento di fiducia da parte del capo, anche se costui era già predisposto a fidarsi di lui, dato che aveva appena salvato suo figlio. Ciò comunque lo ben dispose ulteriormente verso di lui. Molti non avrebbero dato gran peso all'avere dei buoni rapporti con dei jawa, eppure anche dalle persone che i più consideravano poco, si poteva ricevere qualcosa o imparare.
Avelit fu molto colpito del fatto che il ragazzo fosse stato spinto a cambiare direzione perché aveva avuto la sensazione che qualcuno fosse in difficoltà. La sciamana della tribù gli aveva spesso parlato di uno stano istinto che certe persone avevano, frutto di un legame con un'entità, probabilmente, spirituale che alcuni ordini chiamavano "Forza". Probabilmente l'avrebbe interpellata nuovamente, chiedendole se anche il ragazzo avesse un simile dono.
Capisco. È stata una vera fortuna che tu ti trovassi lì. Ti do un consiglio: in questi giorni non recarti nel posto attaccato dai predoni. Potrebbero essere ancora da quelle parti.
Subito dopo il ragazzo dichiarò di avere bisogno di una nave. Era venuto il tempo per il capo di ricambiare.
Sei fortunato. Proprio in questo periodo abbiamo trovato tra le sabbie i resti di una battaglia avvenuta ai tempi dell'Impero. Vi è molto materiale interessante, tra cui un Ala-Y in ottime condizioni. Avevo già incaricato due membri della mia tribù di ripararlo affinché potesse tornare a volare. Se ti interessa puoi avere quella nave.
Dunque era quello il luogo degli scavi, menzionato dal bambino, presso il quale la tribù si stava recando.
Certo, gli altri jawa non sarebbero stati felici di rinunciare ad uno dei pezzi migliori, ma il capo avrebbe risolto tutto rinunciando alla sua parte di guadagno derivante da quel ritrovamento, per compensare ciò di cui avrebbe privato la tribù.. -
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Essere gentili a volte ripaga, e questo sembra proprio essere il caso. Una fortuna che l'istinto gli abbia suggerito dove andare, ma a questo punto si può parlare ancora di fortuna? Che sia proprio la Forza a seguirlo e a manipolare gli eventi? Infondo, lui è un sensibile e magari tutte le cose che gli stanno capitando sono davvero guidate da essa, ma chi può realmente dirlo ora come ora? Forse è davvero una grandissima coincidenza, forse no. Solo il tempo lo dirà.
<io... non so cosa dire... un'Ala-Y...> su quei veivoli, il ragazzo li aveva solo visti o pulito, mai pilotato sul serio; adesso entrare in possesso di uno di essi è quasi un sogno. <che sia la Forza...?> continua a parlare, lasciando andare un pensiero a voce alta e distogliendo lo sguardo. Il vecchietto ne aveva parlato al ragazzo, di come la Forza aiuti le persone a raggiungere un'obiettivo maggiore, di come la Forza guidi le cose, ma di sicuro il ragazzo non si immaginava questo. Tutto ciò lo motiva ancora di più nel suo viaggio alla ricerca dell'Ordine Jedi.
<se c'è qualsiasi altra cosa che posso fare per sdebitarmi per l'Ala-Y, me lo dica.> sorride al Jawa, con tono calmo. Infondo, gli stanno per regalare un'astronave, cosa altro potrebbe chiedere di più? Ora ha la possibilità di partire, di addentrarsi nello galassia alla ricerca di quei leggendari guerrieri e protettori della pace, ha la possibilità di imparare tutto sulla Forza, su cosa sia e come lo possa aiutare, ha la possibilità di scrivere il suo destino.
Proprio durante questi pensieri epici il ragazzo ripensa al vecchietto, che fine avrà fatto e se è sopravvissuto all'attacco. Se fosse rimasto, magari avrebbe potuto aiutarlo, ma invece è fuggito senza fare niente. Un po di senso di colpa lo prova, forse immeritato, forse no. Tornare adesso non sarebbe prudente, specialmente se non armato o non in grado di difendersi dai predoni. Ogni cosa al suo tempo.. -
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Il ragazzo iniziò a capire che l'istinto che lo aveva mosso a soccorrere il piccolo jawa fosse stato mosso dalla Forza, la quale intendeva indirizzarlo verso una strada ben precisa. Se non avesse salvato il bambino non si sarebbe ingraziato il capo della tribù e non avrebbe ricevuto un simile dono. Avrebbe scoperto quanto importante fosse fidarsi della Forza e di come alcune cose all'apparenza inutili potevano rivelare un'importanza enorme in un'ottica d'insieme. Jax dichiarò a voce alta tale pensiero e il jawa lo udì. Tuttavia non si espresse a riguardo, non essendo particolarmente esperto in merito.
Subito dopo lo straniero chiese se potesse dare qualcosa in cambio per un simile dono.
Magari regalarci il tuo speeder?
Disse uno degli jawa, subito coperto da alcune risatine. Il capo lo guardò un attimo, per poi tornare a parlare col ragazzo.
Sono io a dovermi sdebitare con te. Hai salvato la vita di mio figlio. Quindi non sentirti assolutamente obbligato a ricambiare.
Era pur vero però che, anche se avesse deciso di dare lo speeder, lo scambio sarebbe stato indubbiamente in favore di Jax.
Tuttavia adesso è il caso di rimetterci in marcia. Potrai lasciare il pianeta oggi stesso o domani se lo desideri.
Detto ciò iniziò a dare disposizione. Il ragazzo doveva solo godersi il viaggio e decidere se ricambiare o meno.SPOILER (clicca per visualizzare)Se decidi di tenere lo speeder i jawa te lo custodiranno fino a quando il tuo pg non avrà modo di venirselo a prendere. Tuttavia per poterlo usare dovrai prima pagare in off game il suo prezzo o fare una quest di acquisizione.. -
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Per quanto lui avesse salvato il piccolo, si sente ancora in debito verso i Jawa, che gli stanno per regalare adirittura un Y-Wing in ottime condizioni. Proprio quella che forse è una battuta suggerisce al ragazzo un modo per sdebitarsi: dare lo speeder che ha con se.
<potete prendere pure lo speeder. Non potrei comunque portarlo con me, anzi voi potreste farne un'uso migliore.> risponde al capo. <sono felice di potervelo offrire.> È vero, lui ha salvato il bambino, e moralmente questo non ha prezzo, eppure materialmente ancora si sente in debito, e con lo speeder potrà sdebitarsi almeno in minima parte. Ascolta poi le parole del capo prima che esso inizi a dare indicazioni.
<bene, partirò il prima possibile. Non vedo l'ora!> il ragazzo è chiaramente eccitato all'idea. Infondo, è quello che ha sempre voluto, poter viaggiare per la galassia, e adesso ne ha l'opportunità. Ora come ora deve solo aspettare e godersi il viaggio, che comunque sembrerà più lungo di quanto lo sia realmente.
Da tutto ciò il ragazzo può sicuramente osservare quanto la Forza lo abbia aiutato. Durante il viaggio, qualche pensiero cade sulla Forza, come essa lo abbia aiutato e guidato. In futuro, sarà molto incline ad accettarla e a seguirla nuovamente. Nel male che è capitato, il ragazzo può dirsi più che soddisfatto. Adesso è il momento di scrivere quindi la sua storia: appena prenderà l'Ala-Y avrà la possibilità di partire alla ricerca di quei Jedi leggendari.. -
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Il ragazzo si sentiva comunque in debito rispetto al capo, vista la generosa ricompensa che intendeva offrirgli. Certo, non poteva neppure dire di no, dato ciò che intendeva fare. Avrebbe infatti avuto bisogno di una nave per lasciare il pianeta se voleva raggiungere i misteriosi jedi. Aspettare più tempo per acquistare una nave avrebbe voluto dire molto. Talvolta a furia di rimandare si finiva per non fare ciò che si desiderava, il che era un atteggiamento peggiore persino dell'aver fretta.
Tuttavia la proposta del jawa riguardo il donare lo speeder fece accettare Jax ben più volentieri il dono.
Va bene, allora ti ringraziamo.
Quindi non insistette ulteriormente. Dopo di che il ragazzo dichiarò di voler partire il prima possibile.
Molto bene, allora mettiti comodo e goditi il viaggio.
Giunsero nel luogo dello scavo nel tardo pomeriggio. Il ragazzo poté notare emergere dalle due quelli che sembravano i resti di una corvetta ribelle. Vi erano anche pezzi di tie imperiali. Gli jawa stavano cercando di prendere quanto potevano, soprattutto dalla corvetta, nella quale avevano trovato anche dei droidi.
Capo fece segno al ragazzo di seguirlo e lo condusse nel luogo dove si stavano occupando dell'ala Y.
Avete concluso le riparazioni?
Domandò ai due presenti.
Sì, adesso può volare.
Rispose uno di loro.
Molto bene. Allora rifornitelo.
Quando ebbero compiuto l'operazione spiegò che ora fosse Jax il proprietario dell'ala Y. Quindi si rivolse a lui.
Ora puoi partire quando vuoi. Se mai vorresti ricontattarci, chiedi della tribù dei Bail. Sarai sempre il benvenuto.
Quindi si allontanò assieme agli altri, per lasciare il posto per il decollo.. -
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Il viaggio per lunghi tratti sembra infinito al ragazzo. Il tempo lo passa ad osservare fuori, il paesaggio, oppure dentro, i macchinari e i Jawa che presenti. Per la testa però ha altro: il pensiero sulla Forza non lo lascia, ansi quasi lo perseguita, togliendo lo spazio che avevano i suoi precedenti demoni. Neanche lui sa cosa aspettarsi da quell'entità mistica che è la Forza, e infatti è curioso, ardente di scoprirla e studiarla. Chissà, forse un giorno rivedrà anche il vecchietto. Ogni cosa a suo tempo, comunque.
Finalmente giungono nel luogo prestabilito. Scesi dal veicolo, il capo conduce il ragazzo al luogo dove stanno riparando l'Ala-Y. Proprio in questo luogo, il ragazzo prova una sensazione strana. Le sue mani formicolano, tremano leggermente, come se avesse freddo. Eppure non sembra essere ferito, e il posto è estremamente caldo seppur stia calando la sera. Tira un'ulteriore occhiata alle sue mani, fermandosi per qualche istante.
<che cosa...> sospira, non notando niente di strano. Qualche occhiata cade anche nei dintori, dove si trovano dei resti di altri veivoli, droidi e macchinari vari. Quel brivido, comunque, dalle mani si sposta, arrivando alla schiena. Il ragazzo capisce che non si tratta di una malattia o qualcosa di strano, ma ancora non riesce a capire da cosa esso dipendi. <strano...> afferma, prima di rimettersi a camminare.
Arrivato quindi davanti all'Ala-Y, gli occhi del ragazzo iniziano a brillare alla visione di quel veivolo. Quello è il suo biglietto per la galassia immortale, quello è il suo biglietto per l'ignoto. Il capo gli conferma che ora può partire e che quel veicolo è ora suo. Lui, ancora con gli occhi luccicanti, si gira verso il Jawa. <grazie...> pronuncia quasi fosse senza voce, seguendo con un'inchino in direzione del capo. Essi si allontanano quindi, lasciando il posto per decollare. Il ragazzo entra perciò nell'Ala-Y, accarezzando diverse superfici della nave con la mano destra.
<jedi... sto arrivando.> sussurra, mentre si prepara a partire verso le stelle. Appena il veivolo si mette in moto, la sua avventura può avere inizio.. -
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Il ragazzo percepì qualcosa di strano quando si trovò vicino all'ala Y. Forse perché legato a coloro che lottarono per il Lato chiaro o perché gli sarebbe stato utile. Il bambino che aveva salvato comunque si sentì abbastanza triste, vedendolo avvicinarsi alla nave. Era strano, ma quando ci si legava a qualcuno, non era piacevole separarsi, anche quando il legame era durato poco. Era una caratteristica dei rapporti affettivi o anche quelli di semplice collaborazione. Tuttavia non bisognava esserne schiavi e consentire a coloro che decidevano di separarsi, di proseguire la propria strada e questo il figlio del capo lo aveva capito.
L'ala-Y si accese ed iniziò a staccarsi dal suolo, mentre tutta la tribù salutò il ragazzo, mentre la sua nave saliva sempre più in alto nel cielo. La storia di Jax stava iniziando, una storia di un ragazzo che avrebbe imparato a usare la Forza. Le premesse sembravano indicare per lui un cammino nella Luce, tuttavia nessuno avrebbe potuto prevedere con certezza che scelte avrebbe fatto il ragazzo..
L'inizio di una nuova storia |
